giovedì 27 maggio 2010

Preghiera Madonna di Fatima

Mio Dio, io credo, adoro, spero e ti amo, ti chiedo perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano, e non ti amano.
Santissima Trinità, Padre, Figlio, e Spirito Santo: ti adoro profondamente e ti offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli della terra in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e delle indifferenze con cui Egli stesso viene offeso. E per i meriti infiniti del suo Sacratissimo Cuore e per intercessione del Cuore Immacolato di Maria, ti chiedo la conversione dei poveri peccatori.

venerdì 29 gennaio 2010

Rendere felici gli altri...

Due uomini, entrambi gravemente ammalati, occupavano la stessa stanza di ospedale. A uno dei due era permesso di drizzarsi a sedere per un’ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi nei polmoni. Il suo letto era proprio accanto l’unica finestra della stanza. L’altro uomo invece doveva starsene sdraiato tutto il tempo sulla schiena. I due uomini chiacchieravano all’infinito: parlavano delle loro mogli e le loro famiglie, la loro casa, il lavoro, l’impegno del servizio militare, o dove avevano passato le vacanze.
Ogni pomeriggio, l’uomo vicino alla finestra, quando poteva stare seduto, passava il tempo a descrivere al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori, tanto che l’altro cominciò a vivere solo per quei periodi di una ora quando il suo mondo si sarebbe allargato e ravvivato da tutta l’attività e il colore dell’universo là fuori.
La finestra dava su un parco con un laghetto delizioso. Anatre e cigni giocavano sull’acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barchette. Giovani coppie di innamorati camminavano abbracciati in mezzo a fiori di tutti i colori, mentre si poteva vedere in lontananza una bellissima vista della città.
Mentre l’uomo vicino alla finestra descriveva questi squisiti dettagli, l’altro chiudeva gli occhi immaginando la pittoresca scena. Un caldo pomeriggio, l’uomo alla finestra descrisse il passaggio di una banda. Sebbene egli non potesse sentirla, poteva vederla con l’occhio della sua mente mentre il compagno di stanza vicino alla finestra gliela rappresentava con parole ricche di particolari.
Giorni e settimane passarono. Un mattino, entro’ l’infermiera di turno con dell’acqua perché si lavassero, ma trovò l’uomo vicino alla finestra privo di vita, sembrava fosse morto nel sonno, pieno di pace. L’infermiera si rattristò molto e chiamò i portantini per portar via il corpo.
Appena gli sembrò opportuno, l’altro uomo chiese se poteva essere spostato vicino alla finestra. L’infermiera fu felice di accontentarlo e, assicuratasi che tutto fosse a posto, lo lasciò solo.
Lentamente, l’uomo si tirò su a fatica su un gomito e si sforzò pian piano per girarsi verso la finestra per guardare fuori. Davanti alla finestra non c’era che un muro bianco.
L’uomo chiamò l’infermiera e le domandò cosa avesse potuto spingere il compagno scomparso a descrivere quelle cose meravigliose fuori della finestra. L’infermiera rispose che l’uomo era cieco e non avrebbe potuto vedere neanche il muro. Forse, disse, voleva solo incoraggiarla….


Conclusione:

C’è tanta felicità nel rendere gli altri felici, nonostante la nostra propria situazione. l'angoscia condivisa dimezza il dolore, ma la felicità, quando viene condivisa, si raddoppia.
Se vuoi sentirti ricco, elenca tutte le cose che hai che il denaro non puo’ comprare.

“L’oggi è un dono, ecco perché si chiama presente”……

martedì 24 novembre 2009

Preghiera a Maria

O Vergine Immacolata e Madre nostra Maria, eccoci ai tuoi piedi prostrati,
pieni di gratitudine per i tanti doni da Te ricevuti e con cuore traboccante
confidenza nel tuo materno Cuore.
A Te che da sempre, per noi tutti, sei stata Madre amorosa, Consolatrice
pietosa e Avvocata potente, oggi noi ricorriamo con particolare impegno di
amore e gratitudine per consacrarci per sempre a Te.
Memori pero' di averti tanto offeso in passato e di avere pure tanto offeso
il Cuore del tuo Figlio Divino, vogliamo tutti insieme pubblicamente
domandarti perdono e fare pubblica riparazione.
Perdono Ti chiediamo delle bestemmie e delle impurita', delle ingiustizie e
degli odi, delle mancanze di fede e di fiducia, coi quali singolarmente e
collettivamente abbiamo macchiato l'anima nostra di colpe, pereendo la
grazia, meritando l'inferno.
Perdono degli scandali della moda disonesta', dei discorsi cattivi, degli
spettacoli immorali, della negazione da parte di tanti della debita fedelta'
alla Chiesa Santa del tuo Divin Figlio e al suo Vicario in terra, il Papa.
Fiduciosi nel tuo materno perdono e in quello del tuo Figliolo, ci consacriamo per sempre a Te.
Amen. Ave Maria!

domenica 4 ottobre 2009

Preghiera semplice (San Francesco)



O Signore,
fa' di me
uno strumento
della tua pace

Dov'è odio
ch'io porti l'amore;

Dov'è offesa
ch'io porti il perdono
Dov'è discordia
ch'io porti l'unione;
Dov'è dubbio
ch'io porti la fede,
Dov'è errore
ch'io porti la verità;
Dov'è disperazione
ch'io porti la speranza Dov'è tristezza
ch'io porti la gioia;
Dov'è tenebra
ch'io porti la luce
Oh! Maestro, fa' che
io non cerchi tanto:
Ad essere consolato,
quanto a consolare
Ad essere compreso,
quanto a comprendere
Ad essere amato,
quanto ad amare
Poiché é dando
che si riceve
Perdonando
che si é perdonati,
Morendo, che si
risuscita a Vita Eterna.

venerdì 4 settembre 2009

giovedì 18 giugno 2009

Pregare il Santo Spirito

Lo Spirito Santo è l’amore del Padre e del Figlio. E’ la Divina Carità che, uscendo dalla sua intima dimora, si dona, si espande su tutto il creato, sulle creature e in modo speciale sul cuore degli uomini per farne un piccolo paradiso sulla terra, per poi trasportarli nei perenni gaudii del possesso di se stesso in Paradiso. Questa è la missione dell’Eterno Divino Spirito”. “La gente prega in modo sbagliato, chiede grazie materiali. Pochi domandano il dono dello Spirito Santo. Ma quelli che ricevano lo Spirito Santo ricevono tutto.



"Spirito Santo, Spirito di Conoscenza, Spirito di Amore, Tu solo conosci la Verità, Tu solo puoi scrutare l’essenza e il vero significato di ogni realtà. Tu solo sai perfettamente ciò che è bene e ciò che è male per me. Spirito di Dio, io mi abbandono a Te. Non voglio sapere più di quello che devo sapere. Non voglio dire più di quello che devo dire. Non voglio nulla più di quello che hai deciso per me. Tu mi ami e conosci il mio bene. Spirito di Amore, effondi su di me tutto quello che ora posso ricevere da Te. Sia lode a Te".


venerdì 12 giugno 2009

Sant' Agostino

"Quando si ama, non si fatica, o , se si fatica, questa stessa fatica è amata".